Thierry Meyssan in un'intervista parla di finti giornalisti americani e inglesi che in realtà sono spie dei rispettivi servizi segreti. Queste spie starebbero imponendo ai giornalisti stranieri un racconto della cronaca di guerra totalmente distorto, per nascondere al mondo che in realtà i ribelli non hanno preso Tripoli con i festeggiamenti della popolazione, che vogliono uccidere chi non si piega alla linea comune e che lui e altri "dissidenti" sono protetti solo da imprecisati "volontari libici". A chi credere? è un bel problema: l'unica cosa certa è che bisogna andare con i piedi di piombo prima di riuscire a farsi un'idea più precisa.